Verso la fine dell'anno non si ricapitolano di solito i momenti più significativi dell'anno che sta per andarsene e che ormai assomiglia un po' a Monty Burns o a qualche generico vecchiardo, come in Little Nemo in Slumberland?
Quest'anno ne ha avuti di eventi e di chicchelle (parlo per me ovviamente, del mondo esterno al mio cerbello non mi curo..), ma una frase in particolare è riuscita a cogliere l'essenza di alcuni aspetti della mia vita recente. Oltre tutto con alcune scelte linguistiche riesce anche a farmi pensare col sorriso al film "il mestiere delle armi", cosa non facile visto che a fine proiezione sembrava mi avessero drogato pezzantemente e torturato (molto più avvincente la corazzata potemkin, che tra l'altro fa parte degli eventi e chicchelle del 2007 per l'appunto).
Ecco qui la perla di saggianzia; l'oracolo apposteriori è il mio amico simone detto pastis...tanto di cappella e buon anno! Un misto di maschilismo paiura e di arguzia direi...un preggio
aspettare e non bramare per la baldracca.... invece tu subito pronto a "cavalcar bagasce" ti sei bruciato e ora di pugnetta perisci
lunedì 31 dicembre 2007
La frase più saggia del duemilaessette
Pubblicato da Gizen alle 11:34
Etichette: filoso-fiche
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4 commenti:
Orridamente Geniale!!
Gizzo Cavalca-Baldracche da due lire! (il cavalca-b non le Baldreik da due lire)
Saggerrima ma anche Astrusoide come frase. Ma a noi ci apache.
soffio dipeto rullezz!
Rullo come un tamburo in pizta di decollo
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