domenica 30 marzo 2008

Due scioppine a Montecazzo

S: "sei mai entrata all’Hotel de Paris?"
D: "no, mai, ma si può?"
S: "certo, possiamo andare a berci qualcosa”

Al che io penso: "vada per un aperitivo, abbiamo un’ora libera prima del ristorante, ci peleranno? massì, si vive una volta sola…poi lei dice che un succo costa 8 euro, manco troppo, cioè sono dei ladri, ma nella norma per essere dove siamo, quindi ok."
Si tratta dell’Hotel de Paris, l’albergo super Belle époque a fianco del Casino, atmosfera ancora più pomposa del solito: telecamere e polizia all’ingresso, chiediamo se c’è qualcosa di speciale, ma ci dicono che possiamo entrare.

Varcata la soglia sembra di essere sul set di un film, tutte dame e fanciulle bardate con vestiti da ballo con lo strascico, truccate super sofisticate, non un capello fuori posto, uomini col papillon…
Insomma noi c’entravamo “come i cavoli a merenda”, soprattutto io che me ne sarei anche andata via subito, ma mi son detta: “ma no, chissene, già che ci siamo beviamoci sto verre e via…”

Prima di entrare nel ristorante-bar chiediamo ad un cameriere se si può entrare, lui risponde che i tavoli sono tutti occupati, ma possiamo bere qualcosa al bancone, quindi procediamo.
Ci piazziamo in mezzo alle varie madame e chiediamo un martini bianco e un bicchiere di vino rosso, il barman ce lo serve e ci dà lo scontrino, che heureusement guardiamo prima di consumare…60 neuri!

Entrambe rimaniamo di struzzo… 6o neuri per restare mezz’oretta...al ché lei tira fuori la sua fazza e con molta garbo gli dice che non avevamo capito che si trattava una serata speciale, che non abbiamo i soldi (no comment) e quindi facciamo volentieri quelle che vanno senza pagare…lui è un po’ stupito, ma ci lascia partire così.
Quando usciamo becchiamo uno dei poliziotti e chiediamo cosa ci sia dentro, lui ci risponde: "nulla di speciale, cioè solo il ballo della rosa, ma non all’Hotel de Paris"…e graziealcazzo! Be’ comunque, figura barbina, ce ne andiamo con la coda fra le gambe, ma molto divertite nonostante tutto.

Poi dopo un restò con altra sua amica molto simpatica di Zurigo, si va al nuovo locale appena aperto, il Mood’s, le due compari ne sono entusiaste, io un po’ meno, ma comunque apprezzo...si tratta di sala di spettacoli in stile pienamente ammeregano, in cui ieri sera suonava Bill Wyman, ex bassista dei Rolling Stones con una band composta da una cantante nèèègra, due sassofonisti, batterista, due pianisti, un chitarrista e appunto Bill…bravi, però mi chiedo perché lui si sia ridotto così male per essere lì a suonare cover di Ray Charles e Chuck Berry.
Domanda lecita a cui trovo risposta la sera appena rientrata con la solita ricerchina su google:

Bill Wyman's Rhythm Kings are a Blues-rock band founded and lead by Bill Wyman former Rolling Stone . They are best known for their live performances, as they tour frequently both through Europe and theUnited States. Often compared to the Ringo Starr All-Starr Band, due to the somewhat revolving door of membership as established musicians move from project to project”

saggianza gezuitica


Leo: (ho appena comprato profitterolles per 12 persone....aaaaaaaah)
d a r i a: bbbuono
d a r i a: chi?
Leo: chi cosa?
d a r i a: chi le persone dio santo!
Leo: ooooooooooh calma!
Leo: e non bestemmiare!
d a r i a: non ho bestemmiato
Leo: beh...
Leo: santo mica tanto dai...il padre bruciava città a caso (tipo gomorra...) il figlio andava con le prostitute (maddalena)

d a r i a: ma smettila, non parliamo di padri e figli...
d a r i a: dico, non possiamo attriburgli colpe che non sono sue ma della famiglia
Leo: giusto, ma siccome sono uno e trino (come il trittico) alla fine ricadono tutte le colpe su tutti
d a r i a: vero
d a r i a: la colomba però non ha colpe, dai
Leo: si vede che ho studiato dai gezuiti...la colomba non ha colpe ma è buona con sopra il cioccolato fuso
d a r i a: come quella che ho portato in studio con dentro la crema di tiramisù

martedì 25 marzo 2008

Crossami il dottoratto che te lo smuzzo

il nostro primo post a unizono (ve spieghiamo che ano: una in pantofole di pile ruttando il formaggino all'aglio e l'altro il tabulé ai peperoni...Dopo un grande smaronamembro di richiesta di un post sulle chiavi di ricerca, eccone invece uno sulle nottate di cerebrazione per il nostro “dotToro di ricerca con du’ cosi così” al grido unanime di “smutandati che ti tratToro”! Festa stile scuola elementare con cappellini e trombette onde sottolineare la raggiunta immaturità intellettuale del festeggiando. Dopo Gizzo, il grande protagonista della prima parte della serata è Ignazio, l'amico della lontana trinacria. In fuga d’amore solitaria dopo il rifiuto di Chiavaux, le ultime notizie lo davano disperato il sabato alle undici sulla via di Ventiminchia per rifugiarsi da zia Crocefissa (a cui è molto devoto).

Certo che Chiavaux, un po’ intollerante con le differenze culturali, avrebbe potuto almeno avere un po’ più di tatto invece di dire in disparte a daria che non era il suo tipo, con il catastrofico effetto a catena che scatena ogni volta l’intervento diplomagico della co-tenutaria di questo bordello.

Comunque secondo noi chiavò ci sarebbe stata se il nostro eroe non le avesse sputato davanti agli occhi la caramella (disgustosa tra l'altro...c'aveva raggione....) che lei gli aveva offerto...andandosene poi dicendo che doveva "lavarse la sella" per la serata.

Unico grande rammarico sulla serata (qui parla il festeggiando): essersi perso il rutto di-sumo-ano di daria la birraiola...

Dopo un carico notevole di svebazzanzia...si parte per il wayne's di nizza a gozzovigliare allegramente...se non fosse per i pederasti che hanno importunato i capezzoli di davide (il cugino milanese di ignazio) e il festeggiando...che per fortuna si è accorto che la mano che dall'alto scendeva verso i suoi pantaloni era quella di uno dei ricchioni appena citati invece che di una anglobaldracca, sfuggendo con uno scatto repentino (interessante il parallelo con il post di eazye...non è che era lui in incognito il toccaTORO?).

La seconda serata de festa si svolge invece a matteo's manor con una maratona psycholog e un delirio simil twister in cui chiavò funge da tappetino colorato...

Infine la gozzovigliezza devetana scatena negli zoccoli duri della vita boliense anche un caleidoSCOPO di emozioni superposticce che qui documentiamo

martedì 18 marzo 2008

che tempo fa lì?

Leo says: che tempo fa lì?
d a r i a says: bello
Leo says: ah anche qui
d a r i a says: dai, pubblico questo
d a r i a says: geniale

sabato 15 marzo 2008

perché si mettono le bottiglie di plastica agli angoli delle case?

Altro quesito di importanza capitale, prego notare la foto che si ricollega al post sui limoni...
dunque, mi han detto che è per evitare che i cani o i gatti facciano la pipì, ma io mi chiedo:

1) Cani o gatti?
2) perché mai cani gatti dovrebbero farsi intimorire dalla presenza di una bottiglia piena d’acqua.
3) i gatti fanno la pipì per marchiare il territorio come i cani?
4) la fanno alta? Volgio dire alzando la gambetta?
5) perché temiamo così tanto la pipì del gatto maschio? Mi han detto che è micidiale
6) perché i gatti dovrebbero marchiare proprio gli angoli delle case e non i lati?




E ancora altri questiti sollevati dalla granderrima surella:

7) sono naturalmente attratti dal cercare di riempire le bottiglie pisciandoci dentro che se le trovano gia' piene passano oltre e non la fanno?... ...se penso al casino che faccio io x pisciare nella provetta per le analisi...rivaluto il regno animale....
8) vanno piene, vuote o mezze?
9) devono essere di plastica o sono ok anche vetro e lattine, d'inverno i termos...
10) avete notato che poi le mettono senza tappo? …della serie, se la devi proprio fare al mio angolino almeno vedi di farla dentro la buta.

Out of wave:

d a r i a: il bello è che abbiamo due chiavi di lettura diverse
ale : anche 2 chiavi di casa
d a r i a : io credo che il gatto se vede la bottiglia si cachi sotto
d a r i a : be' meno male
ale :si, forse, ma anche no...sto chiusa fuori?
d a r i a: e tu credi che siano lì come gabinetti
ale :no, io penso che il gatto non se la fili proprio la buteglia, anzi, se non ne ha di suo va a casa, beve e torna a pisciarci x sfregio, sono le persone a seguire logiche poco chiare con questa pratica...
ale :...ma anche quella del vespasiano animale non e' tremenda, solo un po' scomoda...
d a r i a :un po', fai tu, noi umani siamo stronzi forte
d a r i a :non è che gli mettiamo dei barattolini di yogurt, no, le bottiglie!
ale : ma il problema se si caca sotto si fa solido
d a r i a :...ala fine se vedi l'acqua ti viene ancora più voglia di fare la pipì
ale :infatti....sai le pisciate in mare?!?

d a r i a scrive :esatto, e alle cascate?
d a r i a scrive :scccccccccccccccccc
ale :anche in piscina, ma non lo ammette nessuno!
ale :in effetti pero' i gatti non amano l'acqua,magari al solo vederla gli si sigilla il buchetto....
ale: ma i cani?
ale :nuotano, in media pisciano da piu' alto di un gatto medio...che turbamento gli puo' creare una bottoglia piena d'acqua e senza tappo????
ale :....quello di mia zia se la ciula e te la riporta con tutti i ricordini degli amici cani e gatti passati prima.
d a r i a :è così sveglio?
ale :non particolarmente, ma adora le bottiglie di plastica....

mercoledì 12 marzo 2008

La soluzione de-fi-ni-ti-va

d a r i a says:
oddio vedi, è una filosofa
d a r i a says:
sciampiste tutta la vita, dai retta a un cretino
Leo says:
mah
Leo says:
un robot sarebbe meglio, dai retta a un pazzo
d a r i a says:
ma sì
d a r i a says:
alla fine sì
d a r i a says:
sai cos'è il succo
Leo says:
ma non la bambola gonfiabile con problemi mentali che mi voleva regalare davidego al mio compleanno di due anni fa quando ero con psycho
Leo says:
dimmi
d a r i a says:
bisogna emigrare
Leo says:
dove?
d a r i a says:
così ti becchi anche solo una carina ma scema che però ti sembra sveglia per il semplice fatto che parla un'altra lingua
d a r i a says:
è qui il segreto!
Leo says:
ahahahhaahahahahah
Leo says:
mitica!

lunedì 10 marzo 2008

mozzarella nera

Cosa significa il modo di dire "l'eccezione che conferma la regola"?


ne ho abbondantemente discusso in una conservazione telefonica con eazye pocanzi, che continuava a non capire il senso di questa non scontata verità: c'è una regola stabilita e per forza di cose ci deve essere anche un'eccezione, che ne conferma la validità.

ma forse il mio coinquigizzo che è un "filosofo della scienza con du' cosi così" (autocit.) potrà darmi panforte nello spiegare questa grande verità.


Dato che eazye proprio non voleva capirla ho anche provato con un esempio: se dico "le mozzarelle sono bianche" e poi trovo un'unica mozzarella nèra, questa conferma la regola che tutte sono bianche essendo l'unico caso di negrèzza.

New re-entry: El Grongo Indio è pornato!

Uno dei bloggari del mitico serendipity - nonché sostenitore e commentatore provocaTORO del nostro bloggo, e pure insinuaTORO - è finalmente pornato con un bloggo tutto suo e un bellerrimo reporasg del suo viaggio in India!


http://elgringoindio.blogspot.com/


EVVAI!


aggiungo un pezzo datomi da eazye per movimentare questo post...un pezzo ezilarante!


il moccioso

Un ragazzino é qui per fare uno stage di 5 giorni, (che utilità). Se ne sta seduto a fianco del mio collega, parla un sacco di bicicletta acrobatica (chissenefrega) e soprattutto tira su dal naso ogni cinque minuti.
Allora mi é venuta in mente un'espressione che casca a puntino e che non sentivo da almeno dieci anni: "moccioso" .

questo é davvero un post di pubblica utilità, diciamocelo.

martedì 4 marzo 2008

NUOVO SONDAGGIO - nuovo quesito di importanza capitale!

Mi sono rotto le ualle di drammi umani sulle pelurie varie, nonchè di questo infierire selvaggio e crudele su parti del proprio corpo (tra cui queste macabre "incisioni" di cui vi gongolate tanto e in modo anche un po' morboso).

Perciò ritorniamo allebbasi del mestiere di uomini e (ahimé) donne, ovvero al primigenio e sano limone!

E' questo il tema del nuovo sondaggio che coinvolgerà i nostri eroi, cioè da cosa deriva l'uso dell'espressione limonare...e se questa dipende da un'immagine o da un suono, ovvero - e da qui dipende il destino dell'umanità - si potrà per esempio estendere questa espressione anche a idiomi come quello francese, introducendo il verbo CITRONARE?
.
(a me comunque il limone -frutto- ha un effetto afrodisiaco...come, penso, qualsiasi altra cosa...vabbè)

Un sondaggio che si radica nelle nostre più importanti esperienze di vita...a cui cercheremo di dare finalmente un senso.
Quindi:
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Da cosa deriva il verbo "limonare"?
.
1) è onomatopeico e richiama la slinguazzanzia
(attenzione a provare a dire "limonare" in pubblico, perché potreste inconsapevolmente trovarvi in imbarazzo per emissioni non autorizzate di lingua di fronte sconosciuti...nel caso di freddo polare può anche causare la caduta della stessa...lingua...)
.
2)l'asprezza del limone in bocca fa assumere un'espressione simile a quella del bacio
(mi dicono di no...ma secondo me ci può pure stare la contrazione della bocca...poi vabbè c'è chi bacia in modo inespressivo)
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3)il limone ha una forma succhiosa
(in effetti da questo punto di vista il termine limonare si potrebbe attribuire a più pratiche zezzuali...ma non stiamo a sottilettare...intendiamo qui vagamente una forma succhiosa linguosa)
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4)altro
(potete fare le vostre proposte come commento a questo post)
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...e buon limone a tutti (consigliato ad esempio insieme ad un po' di sale, o con la tequila o alla cilena con un avocado maturo)

lunedì 3 marzo 2008

EPIL-ART: body art o una nuova forma di pragmatismo estetico?

L'Epilazione, la grande compagna del secolo ammeregano...








La Gizzella O’Hara e la Lella vi propongono una "anal"isi di super"fiche" sull'epilazione, la sua metodologia, i pro e i contro, nonché “tutto quello che avreste voluto sapere” sull'epillazione “ma non avete mai osato chiedere”. (diamo a Eazye quel che è di Eazye: il magnifico testo è della sora Lella, io ho solo aggiunto qua e là).


Girano voci pericolose come la seguente: "A quanto pare gli anni passano e le mode, così come i gusti, cambiano. L’immagine dell’uomo villoso ha perso il suo fascino e i peli maschili non sono più un simbolo di virilità, ma un fastidioso inestetismo da eliminare." E noi da brave ragazze.. ci adattiamo al soggetto.Oggi il maschio eccessivamente peloso non piace alle donne che, al contrario, preferiscono un fisico atletico, asciutto e liscio!..a parole…poi a loro alla fin fine ci piace la manifestazione di esubero di testoterrone.

Innanzitutto vediamo qual é la differenza tra Epilazione e Depilazione..Per epilazione si intende l'asportazione del pelo compreso il bulbo, a differenza della depilazione che consiste nella sola rasatura del pelo dall'esterno.Tipicamente oggetto di depilazione sono, nell'uomo, oltre al volto, la zona pettorale e le gambe; nella donna, le ascelle, le gambe, le braccia, la così detta "zona bikini" (ovvero l'inguine). Che tecnica preferite? Dove fa più male? Baffi o non baffi? Petto sì o petto no (anche nelle donne?)...





E le braccia? C’è da porre in evidenzia che alcune fanciulle preferiscono la decolorazione ed esibiscono dei notevoli baffi arancioni nonché striature pelose sulle braccia che de notte si illuminano di fluorescenzie varie sotto la giusta lampada…


La nostra ricerca ha dato i seguenti risultati:

RASOIO
SI: Ha una doppia regolazione per tagliare i peli lunghi e quelli corti. È accettabile per zone molto delicate come le ascelle. È la soluzione più economica.
NO: Ha una durata minima: già un paio di giorni dopo spuntano le setole dure della ricrescita. In più, questo metodo è a rischio di tagli e facilita la ricrescita sottopelle dei peli. Sconsigliato per depilare l’inguine, ma pure per le gambe…che poi sembra di accarezzare la barba di un uomo…con traumi annessi e connezzi.



CREMA DEPILATORIA

SI: È un metodo pratico, veloce, indolore ed economico (dai 6 agli 8 euro).

NO: Distrugge il pelo solo nella parte visibile, dura una settimana circa e lascia un cattivo odore. Inadatto alle più sensibili: rischio di reazioni allergiche, sensibilizzazione al prodotto, sensazione di bruciore.

CERETTA A FREDDO

SI: I peli vengono strappati con la radice e ricrescono dopo 4 settimane. Ha un effetto immediato e gradevole ed è efficace per aree estese come le gambe. Va bene anche per chi soffre di problemi circolatori. Il prodotto per uso domestico si presenta in comode strisce pronte all’uso. Il costo è abbordabile: circa 8 euro per una confezione da 6 strisce.

NO: Sensazione di bruciore, dolore e irritazione durante l' applicazione e la rimozione del prodotto. Non dilatando i pori, si corre il rischio di una ricrescita sottocutanea dei peli.


CERETTA A CALDO

SI: I peli vengono strappati con la radice e ricrescono dopo 4 settimane. Ha un effetto immediato e gradevole ed è efficace per aree estese come le gambe. Il calore dilata i pori, quindi questo metodo assicura un’eliminazione definitiva di tutti i peli.

NO: L’applicazione è piuttosto complicata specie per chi non è pratico. In genere si avverte bruciore, dolore e irritazione durante l'applicazione e la rimozione del prodotto. È controindicata quando si soffre di vene varicose o di capillari dilatati, perché la cera calda può peggiorare la situazione circolatoria e lo strappo può dar luogo a travasi di sangue.


CERA ORIENTALE

SI: Molto di moda, è una cera naturale lavorata con le dita: è disponibile per uso domestico in strisce e roll-on. I rischi di allergia sono rarissimi. Il pelo è strappato a livello del bulbo, per questo ha una buona durata: tre settimane, ma con sedute ripetute si diminuiscono le pelosità.

NO: Più difficile da usare (e anche più costosa) della ceretta tradizionale, aderisce meno ai peli, soprattutto se si è inesperte, quindi è un metodo più adatto all’estetista che all’uso fai-da-te. All’inguine è molto dolorosa.


PINZETTE

SI: Pratica semplice e di buona durata, è l’ideale per modellare la forma del sopracciglio o comunque per trattare piccole aree del viso come il mento, ed ha un non so che di sado-naso cinese (tra l’altro perché non usarla anche per i peli del naso, con emissione di lacrimucce molto tenere).

NO: Irritazione e piccoli brufoli possono verificarsi nelle aree trattate. L’inesperienza può portare a spezzare i peli anziché strapparli alla radice.


DEPILATORE MECCANICO

SI: Rapido e di facile utilizzo, cattura i peli più corti alla radice e ha una durata ottimale: dalle 2 alle 3 settimane. Adatto anche a superficie estese come le gambe. Costo: 45 euro circa. E’ indicato per la sua comodità. Per la sua rilassanza ed il rumore non eccessivo si può usare tipicamente al telefono…oppure anche al pc se si usa l’apposito cavo usb: CHATTA CHE TI DEPILI!

NO: È abbastanza doloroso e può dare irritazione e piccoli brufoli, che però ringiovaniscono il look; infatti fanno molto adolescienzia diffusa corporalmente. C’è il rischio di crescita di peli sottopelle...con effetto filigrana in trasperenzia..


Sempre più frequente è l'uso di depilare, parzialmente o integralmente, anche la zona del pube, sia nell'uomo che nella donna, prevalentemente come abitudine legata alla sessualità.Fino agli anni '80 e i primi anni '90 era di moda il pube non depilato, lasciato al naturale e di conseguenza tutti i film porno dell'epoca ritraevano solo vagine pelose.



Adesso va di moda (piace) il pube o completamente depilato o con un piccolo motivo (triangolo, striscia ecc..) per via delle sollecitazioni visive dovuto alla moda e alle pubblicità dei prodotti di consumo di massa, ma soprattutto all'avvento dello stile di cinema hard americano, infatti nei film porno di oggi si vedono solo "vagine artistiche". C'é chi dice che il pube rasato che va tanto di moda oggi sembra un desiderio freudiano di ritorno all'infanzia e quindi ad un invito più o meno manifesto alla pedofilia. Per altro questa pratica é in uso tra le donne arabe le quali lo fanno esclusivamente per una questione di igiene.
.
.Ma voi che scuola di pensiero siete? Totale, semi, nature, artistica, 'alla brasiliana' (micro triangolo) o come si dice da queste parti: "modello biglietto della metro"? (NdR. Il biglietto in questione é quello parigino, il "ticket T+", apparso per la prima volta il 19 Luglio 1900, ha cambiato più volte colore -giallo, verde, viola e bianco-, ma ha conservato le sue dimensioni 5.6 x 2.8 cm)

Ultimo quesitone che ci arrovella, un quesito esistenziali direi... Ma il culo? Cioé voglio dire... si fa anche quello? Ma come?
(a questo quesito deve rispondere in primo luogo dariella)

sabato 1 marzo 2008

l'indiano di Ventimiglia

Ragazzi, una settimana e mezza di pausa e ora fa effetto riprendere. Un po’ come scrivere il primo post della mia vita, esageriamo… in un modo o nell’altro bisogna spezzare il ghiaccio, quindi COSA raccontarvi? in questo esatto momento mi trovo a Marsiglia in questo megastudio di architettura, ovviamente da osservatrice esterna, in compagnia di Amira (amica croato-algerina) e un suo collega marsigliese, ma questo non interessa a nessuno.
Mi sono arrivate svariate richieste di scrivere un episodio dei viaggi dariulliver, ed effettivamente ho accumulato un po di materiale in tutti i vari spostamenti di quest’ultima settimana: 3 viaggi in treno con all’attivo un maniaco sessuale indiano a ventimiglia, un vecchio baccaglione finto simpaticone a nizza, due gelati in stazione, un treno preso al volissimo, ma soprattuto a sto giro si aggiunge una nota molto dolente: 14 neuri semplicemente donati all’SNCF (ferrovia francese), causa una semplice questione burocratica legata a una cacchio di carta 12-25. Ho provato anche a fare una specie di scenata al bigliettaio di Nizza, che pero’, povero cristo, non poteva fare proprio niente, essendo colpa della sua collega giovane carina e inesperta che mi aveva fatto il biglietto sbagliato, alla stazione di Beaulieu. Biglietto, manco a farlo apposta, ni remboursable, ni échangeable…credo che non abbiate ben capito il filo logico di questa menata, ma il succo é che avrei dovuto pagare 14 neuri, invece sono stai 45, quindi c’é stato un minimo di giramento di palle, e ripeto non é stata copa mia.
Ora non mi resta che scrivere una lettera al servizio assistenza clienti della SNCF con il moi biglietto, bla bla bla, ce semo capiti.



Per passare alla parte divertente, vi racconto l’episodio dell’indiano.
Ore 14 :30, venerdi’ pomeriggio, entrata della stazione di ventimiglia, una specie di ritardato indiano mi viene incontro e si piazza a due metri da me con la schiena contro il muro. Io mi accorgo subito (ormai ho il fiuto) che si tratta di quel genere di persona, quindi decido prontamente di entrare in stazione. Sono obbligata a passare a fianco di questo individuo, ma lo faccio con il passo piu’ svelto possibile, trascinandomi dietro il rumorossissimo trolley, e due borse. Nel momento in cui lo affianco, mantendendo comunque un metro abbondante di distanza, sento che fa un balzo nella mia direzione, mi giro e lo vedo semichinato dietro di me, allora penso che si sia proteso per aiutrami a tirare su qualcosa accidentalmente caduta, quindi mi fermo e lo guardo un secondo con aria interrogativa. E lui cosa fa ? allunga la mano e mi dà una fugace toccata al deretano. Io resto HALLUCINATA immobile, e l’unica cosa che riesco a dire é «ma ?», lui con lo stesso veloce balzo si ritira su e mi fa segno con un dito di fare silenzio, come per dire «ormai é fatta, é inutile parlare» e poi mi manda un bacio con la mano…a quel punto io sempre piu’ HALLUCINATA riprendo a camminare e mi dico solo «non é possibile !»