giovedì 20 novembre 2008

CAPO nord

oggi ho ricevuto questa mail e alla faccia della privacy la ricopio paro-paro:


so che la pubblicità è satana.

ma parlano della mia mostra sul sito de "Le Monde" e non resisto

http://lunettesrouges.blog.lemonde.fr/




E' VITTO amico, compagno di classe e più volte di banco durante i cinque anni del liceo "Gancina". Si sapeva che era sveglio, ma questa va oltre le aspettative, l blog di Le Monde "les lunettes rouges" presenta il suo lavoro alla mostra "Sur les traces" (sulle tracce) dedicandogli molto più spazio rispetto agli altri 3 fotografi...
"Le plus intéressant est le travail de Vittorio Mortarotti, Focus-NordKapp, qui, quelques années après le décès de son père, suit les traces d’un voyage que celui-ci fit en 1963 au Cap Nord (il me semble me souvenir que Nos meilleures années évoquait aussi un voyage - inaccompli - au Cap Nord). De cette quête, Mortarotti ne montre ici que ses photos en noir et blanc; sur un livret (et sur le site indiqué ci-dessus) on voit aussi des photogrammes de son film, en couleur, qui accentuent la dimension ‘road movie’. Les quelques photos montrées ici sont par contre d’une grande sobriété; dans un lieu où la lumière est rare, elles sont grises, sombres, peu distinctes. Un lampadaire ou un phare troue parfois la brume, tout reste un peu flou, comme un souvenir estompé, comme une mémoire filiale en recherche d’identité."

anche i commenti sono tutti per lui : "...Ainsi, Vittorio Mortarotti est de loin le plus intéressant : son travail sur le cap Nord est tout à fait émouvant...."

ora un po' arrandom e con un pizzico di autoreferenzialità,
pubblico due foto che gli ho fatto all'ultima
cena di classe a giugno,
che gli erano tanto piaciute. Tanto le sue le potete già vedere sul suo sito.
Bravo vit :)

giovedì 6 novembre 2008

vizietti ciucciatori

Di cosa si tratta? Faccio un po' di sana autosputtanescion che alla fine -come dice gizzo- fa sempre odiens.

partiamo dal principio...non ho mai usato il ciuccio di gomma, perché mi faceva schifo, quindi bevevo dal biberon col ciuccio rigido con i tre buchini.

Però per rilassarmi e addormentarmi utilizzavo la mia lingua, ciucciandomela e tocchicciando una coperta, i due gesti sincronizzati. (mi sa che c'è un nesso tra le cose, difatti linus si ciuccia il dito mentre accarezza la coperta)


Pensavo fosse un gesto solo egocentricamente-mio, invece ho scoperto che altri bimbi lo fanno. I miei non mi hanno mai troppo rotto le palle con questo, anzi mi difendevano pure dalle zie che scherzavano la copertina (che nel contempo diventava una ragnatela). Una volta me ne hanno regalata una nuova, ma ovviamente non me ne è fregato niente. Quella era la copertina e guai.


L'altra sera ho teneramente fatto parte leo di questa mia abitudine, lui mi ha confidato di una sua molto simile e a tuttoggi presente, solo che io me lo sono tenuto per me, lui il minuto dopo aveva già pubblicato su internet.

L'espressione fortunata di "vizietti ciucciatori" deriva dal classico forumalfemminile in cui siamo incappati, eccone un estratto:

"osservare un bambino che, per addormentarsi o consolarsi, ciuccia la sua lingua anziché il pollice o la tettarella, non è così raro come si potrebbe pensare. (non sono l'unica)

Si tratta, come del resto per il dito, della persistenza di automatismi quasi arcaici, iniziati molto probabilmente già in utero visto che la funzione della suzione comincia addirittura verso, se non prima, la 14° settimana di vita intrauterina e che, ricalcando la suzione nutritiva del capezzolo o del biberon, infondono benessere e rilassamento anche oltre la funzione nutritiva
(piccini!)
Il loro mantenimento a oltranza può ostacolare la maturazione della corretta funzione masticatoria e di deglutizione di tipo adulto. Se questo non avviene, la masticazione ne può risentire, ma soprattutto, persistendo la suzione per periodi di tempo prolungati, si attivano eccessivamente, rinforzandosi e aumentando in tonicità, molti muscoli facciali situati attorno alle labbra e al mento e questa alterazione del tono muscolare si ripercuote sul corretto sviluppo delle arcate dentarie decidue e sulle ossa mascellari che si stanno sviluppando creando, a volte, la premessa per una malocclusione, quando non una vera deformità schelettrica. (ecco perché riesco a toccarmi il naso con la lingua)


Tutto ciò potrebbe tradursi anche in alcune difficoltà o difetti di pronuncia, ma il problema sarebbe lo stesso se la bimba, invece che la sua lingua, avesse il vizio del ciuccio per molte ore al giorno. Certo, il ciuccio si può togliere ed eliminare e la lingua no, però, se il vizietto è messo in atto di rado e ogni volta per breve tempo, il problema non dovrebbe sussistere, ma in caso contrario bisognerebbe inventarsi alcuni stratagemmi per distrarre la bimba proprio in quei momenti. (cheppalle già da piccoli)


Qualora dovesse persistere anche oltre il secondo anno, in realtà le conseguenze oggettive non sarebbero diverse da quanto può succedere a un bimbo che continua a succhiarsi il dito e non è perché ora ha il vizietto di succhiarsi la lingua che in futuro avrà un rischio maggiore di avere difetti di pronuncia rispetto ad altri bimbi con altri vizietti "ciucciatori".

mercoledì 5 novembre 2008

ugguali

inauguriamo la nuova era di una somiglianza alla settimana (o anche di più)




domenica 2 novembre 2008

saggio


« Quando qualcuno dice:
questo lo so fare anch'io,
vuol dire
che lo sa rifare
altrimenti
lo avrebbe già fatto prima. »

(Bruno Munari, Verbale scritto, 1992)