martedì 29 aprile 2008

fantasma di fossano

Chiavò: Sai che c’è un fantasma nel castello di Fossano???

Surella: l'hanno detto a voyager?!?

Chiavò: no, sulla stampa di domenica

Surella: e chi mi rimarrebbe?
...almeno e' un fantasma con un po' di storia o uno sfigato che non sapeva che fare e ha pensato di infestarci il castello?

Chiavò: una donna del 400, almeno cosi’ ha detto mamma, l’hanno vista camminare di giorno. Ora quei pazzi (venuti da genova, notare) vogliono filmarla di notte

Surella: 1°-una donna del 400....come cazzo fanno a sapere di che epoca e' se l'hanno solo vista camminare e x di piu' di giorno? Beppe le ha chiesto le generalita'???
2°-Chi sono quelli di genova che non paghi dei loro trapassati vengono a studiarsi anche i nostri???
3°-chi l'ha vista camminare e dove??? ....no xche' io non mi fido degli obiettori che vanno a farsi le canne sulle torri e poi vedono la gente morta....


Una sagoma di donna, con il braccio teso in avanti. Sembra che cammini. E’ una dama con l’abito lungo. Forse quello del Cinquecento che indossava Bona di Savoia, la cui anima si dice vaghi da secoli nelle sale e nei camminamenti di ronda del castello degli Acaja. Il suo profilo rimane impresso in uno dei fotogrammi scattati dalla macchina di Marco Coseri, Luca Ebanucci, Giorgio Rinolfi e Salvatore Coco. I quattro giovani savonesi che hanno creato il Gruppo ricerca fenomeni paranormali. Ieri mattina hanno visitato, «armati» con le loro apparecchiature altamente tecnologiche, l’antico maniero di Fossano, ricco di storia e di leggende. Proprio come quella della duchessa vedova Sforza. Dopo il benvenuto di Gianni Menardi, dirigente del dipartimento Cultura del Comune, ad accompagnare i «quattro» del Grfp nel sopralluogo, lungo il labirinto di stanze, corridoi e scale, è Silvia Manfredi, responsabile del servizio turistico. Giorgio, videoperatore, ha il compito di analizzare i filmati e i movimenti nelle inquadrature. Salvatore esegue i rilievi con il termoigrometro: una «macchinetta» che segnala le variazioni di temperatura e umidità. Spiega: «Freddo o caldo non corrispondono a presenze negative o positive. Dipende dal fatto che assorbano o meno energia dall’esterno, dalle persone, dalle apparecchiature». E racconta «di quando si sono scaricate all’improvviso le batterie di una videocamera o la macchina fotografica ha preso a scattare rapidamente senza motivo». Marco è il «mago» delle foto a infrarossi, mentre Luca si è specializzato con la riprese al buio. Quelle che richiedono un apparecchio con una modifica speciale. «L’abbiamo richiesta in un laboratorio - spiegano -. Si tratta di intervenire sui vetrini, per far sì che al buio ci sia la resa migliore. Una tecnologia simile a quella dei visori notturni per i militari». Di notte c’è la situazione ambientale migliore, così come nelle zone del castello meno «intaccate» dalla modernità. Così la biblioteca, prima tappa della visita, non fornisce particolari spunti («Troppo metallo e scaffali»), anche se conserva travi del 1400 e ha ospitato il ballo in maschera del Carnevale 1696. Va meglio salendo la scala a chiocciola della torre, verso la sala delle Grottesche, con il soffitto affrescato: in un angolo si rileva il «freddo», ma le foto non evidenziano nulla. Neanche intorno all’antico mobile per il trasporto delle reliquie dei santi. La sorpresa c’è in uno dei camminamenti di ronda. Alla base di una delle «chiocciole» per la torre il termoigrometro schizza da 0,5 a 6,9. E sui mattoni la macchina fotografica «immortala» una sorta di volto umano («Figura maschile»). Così come accade, pochi metri dopo, contro un’anta della finestrella che dà nel sottotetto. La particolarità? «La macchina scatta ogni 4 millesimi di secondo - spiega il Grfp -. Il fotogramma subito prima non mostra nulla, quello subito dopo neppure». Ancora nel camminamento, la foto «migliore»: raffigura la sagoma femminile intera, con il braccio teso, che si staglia contro il trave. Due spiriti? Bona di Savoia? E il misterioso nobile che, secondo una terzina di Nostradamus, forse sarebbe stato ucciso nel maniero? Le presenze che, a quanto si racconta, avrebbe già percepito una «medium»? I giovani «cacciatori di fantasmi» non rispondono. «Dobbiamo studiare le immagini», spiegano. La visita di ieri li ha lasciati soddisfatti, ma al castello di Fossano torneranno ancora, a metà maggio, di notte. Lo conferma Gianni Menardi, il dirigente del Comune: «Faranno prove con altre attrezzature e microfoni».

domenica 20 aprile 2008

Collegandoci ad un post di Brugo..


...che ha suscitato ilarità e discussione (e streap) sul personaggio sgrauso di fibra....postiamo il video di una sua ex fidanzata (di fibra non di brugo), reppettara e ripetitiva come lui ma anche abbastanza inacidita. Lei lo sfotte alla grande; sarà come sparare sulla croce rossa? beh sì...però s'ha da vedere

metto il link perchè su youtube per questo video hanno disabilitato la funzione embed:

http://www.youtube.com/watch?v=RmL5d6Anwtc

Qui invece la risposta di lui...che cerca di fare il figo...ma proprio non ce la fa...sa solo ripetere le stesse frasi in stile "quanti anni me dai"



(il primo dei commenti su youtube è "fibra ritirati"...espressione lapiDaria ma penso colga in pieno il pensiero di chi non ha "un solo neurone che gli gira attorno e lo distrae" ma è in grado di cogliere la sgrausezza del personaggio)

mercoledì 16 aprile 2008

Ripornato da Erice



Eccomi in versione seria...paiura! (ma ogni tanto va ricordato questo lato oscuro)







martedì 8 aprile 2008

Qui facciamo le cose per pene: AUGURI CHIAVO'!!

Mi sono appena alzato... ed onòro immediatamembro una delle nostre più assidue frequentatrici (o bordellatrici) di cui abbiamo apprezzato le doti di animatrice delle serate boliensi nonché il grande preggio di stare allo ischerzo!...e di magnetizzare uomini mediterronei dalla folta chioma riccia...

BUON COMPLEANNO!!!!

lunedì 7 aprile 2008

"Noli me tangere"

voglio farvi parte di questa bellissima scenetta in cui si è prodotto mio padre qualche giorno fa.

La scorsa settimana era in gita a Roma con la sua classe (Liceo Artistico di Alba), mostra di Sebastiano del Piombo a Palazzo Venezia. tutti quanti sono collegati con il telefono alla ragazza che fa da guida, sta di fatto che tutti sentono quello che lei dice (evidentemente così lei evita di parlare a voce troppo alta, cosa che può infastidire durante le visite alle mostre)

Passano davanti all’opera “Noli me tangere”, episodio in cui Gesù rivolge questa frase a Maria Maddalena, mio padre subito non ricorda la scena e quindi trovatosi solo in una stanzetta buia con la guida le chiede: "Ma questo Noli me tangere cos’era già?"
E lei: "non mi toccare", poi si rende conto che tutti ascoltano e quindi stacca il telefono
Lui: "ma si, lo so cosa vuol dire, solo non ricordo la scena"
Allora lei glie la racconta…

Sta di fatto che tutti i ragazzi sentono che la ragazza dice a mio papà “non mi toccare” quindi pensano quello che è ovvio pensare.

Dopo qualche ora in cui ovviamente tutti sono Hallucinati, un accompagnatore degli studenti va da mio papà e gli dice: “corre voce che la guida ti abbia detto “non mi toccare”! cosa hai combinato?”
Lui: "va be’…ho provato a toccarle il culo, poi lei mi ha detto non mi toccare, e allora ho lasciato perdere"

Il tipo rimane senza parole, i ragazzi attorno di struzzo…perché ovviamente l’attenzione di tutti era concentrata su questa scena…
Poi l’accompagnatore lo guarda proprio con disdegno come per dire “ ma che figura ci fai fare davanti agli studenti” e allora mio padre spiega finalmente che Noli me tangere significa non mi toccare in latino, e che lui ha semplicemente chiesto alla guida di spiegargli il pezzo del vangelo. Quindi tutti avevano fatto finta di capire, ma nessuno aveva capito una mazza, sia per la frase, perché al liceo artistico non fanno latino, sia perché nessuno conosceva la scena…

(Commento di mio padre: "ma sì...glie l’ho fatta credere ancora 5 minuti...")

venerdì 4 aprile 2008

Un dramma cognitivo

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Come qualcuno saprà, adDaria sembra si sia rotto il pc. Voi direte "e allòra? cazzi sua". Invece NO! è un dramma cognitivo...
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Come a dottor casa servono i suoi collaboratori per fare l'analisi differenziale, così io necessito di sparare cacate (e genialate) con la mia coinquilizia al fine di stimolare il mio cerbello e produrre qualcosa di sensato per la mia attivià di filosofo della scienza "con du cosi così" vivendo con allegrezza e leggiadria il pathos della conoscenza.

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Infatti alla fine la presentazione della tesi per la discussione l'ho preparata mentre a unizono virtuale scrivevamo il nostro post di "arte contemporanea" e cazzeggiavamo allegramembro...







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Altrimembri sono guai. Se non sfogo il mio lato zuzzurellone sono più lento e mi annoio a morte...e ciò si manifesta con una qualità inferiore in quello che produco.


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Oppure perdo gran parte del tempo in pensieri impuri e broccolaggi surreali con la mia solita fauna femminile ritrovandomi a dover far tutto all'ultimo minuto peggio del solito.



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Quindi vedi de risolve' sto probblema per il pene della (sub)cultura
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(impagginato peggio che dalla bertuccia epilettica)